espellere /e'spɛl:ere/ v. tr. [dal lat. expellĕre, der. di pellĕre "battere, scacciare", col pref. ex-] (pass. rem. espulsi, espellésti, ecc.; part. pass. espulso). - 1. a. [mandare fuori da una comunità, da un ambiente e sim., con la prep. da del secondo arg.: e. dalla scuola; e. un calciatore dal campo di gioco] ≈ allontanare, cacciare, estromettere, respingere, scacciare, [da un ambiente professionale] radiare, [da una competizione sportiva e sim.] squalificare. ↔ accogliere, ammettere, includere, integrare, introdurre. b. [mandare via da un paese, spec. per motivi politici] ≈ e ↔ [→ ESILIARE (1)]. c. [allontanare da un posto di lavoro, da un incarico e sim.] ≈ deporre, destituire, dimettere, estromettere, licenziare, (fam.) mettere alla porta, rimuovere, (fam.) sbattere fuori, sollevare. 2. [fare uscire con una certa forza, detto di gas, liquidi e sim.: e. il catarro] ≈ (lett.) eiettare, emettere, (lett.) estrudere, [riferito all'aria dai bronchi] espirare. ‖ evacuare, secernere. ↔ assorbire, [riferito all'aria nei bronchi] inspirare.