esteriorizzazione
esterioriżżazióne s. f. [der. di esteriorizzare]. – 1. Manifestazione all’esterno: e. di un sentimento, di un dubbio. 2. Nel linguaggio filos., atto col quale il soggetto proietta fuori di sé le modificazioni prodottegli dai sensi, considerando così i colori, i rumori, i sapori, gli odori, come qualità oggettive delle cose. 3. Nel corso di interventi operatorî, la manovra di portare un organo mobile (stomaco, intestino) fuori dell’incisione operatoria, allo scopo di compiere liberamente le manovre richieste dall’intervento.