esterno /e'stɛrno/ [dal lat. externus, der. di exter o exterus "che sta fuori"]. - ■ agg. 1. a. [che è fuori: scala e.] ≈ di fuori, esteriore. ↔ interno, intrinseco. ● Espressioni: candidato esterno [chi, preparatosi privatamente, sostiene esami in strutture pubbliche] ≈ privatista. a. (estens.) [che si limita all'esteriorità] ≈ apparente, estrinseco. ↔ sostanziale. 2. (filos.) [detto di ciò che esiste indipendentemente dalla conoscenza che se ne può avere: mondo e.] ≈ esteriore, fenomenico, fisico, materiale, oggettivo, sensibile, visibile. ↔ interiore, interno, intimo, introspettivo, psicologico, soggettivo, spirituale. 3. (fig.) [che è o appare di fuori, ma può non essere vero detto di atteggiamento, sentimento e sim.: impressione e.] ≈ apparente, epidermico, esteriore, formale, superficiale, vuoto. ↔ profondo, sostanziale. 4. (sport.) [di incontro disputato sul campo di gioco della squadra avversaria: vittoria e.] ≈ fuori casa, in trasferta. ↔ casalingo, in casa, interno. ■ s. m. 1. [parte esterna, ciò che appare di fuori: l'e. d'un palazzo] ≈ facciata, forma, prospetto, superficie. ↔ interno. ▲ Locuz. prep.: all'esterno ≈ di fuori, esternamente. 2. (sport.) [giocatore che si è schierato o opera sulle fasce laterali del campo di gioco] ↔ ala, centrocampista. [⍈ ESTRANEO]