esteta
estèta s. m. e f. [dal gr. αἰσϑητής «che sente, che percepisce», dal tema di αἰσϑάνομαι «sentire, percepire»] (pl. m. -i). – 1. Chi, in arte, afferma il concetto del bello in sé e per sé, senza attribuire importanza ad altri aspetti (sociali, morali, storici, ecc.) dell’opera d’arte; più genericam., chi ha il senso e il culto del bello nell’arte, o chi assume la bellezza come ideale di vita e valore esclusivo (quindi, anche, seguace dell’estetismo). 2. estens. Con accezione leggermente spreg. o iron., persona di eccessiva e preziosa raffinatezza nei gusti, nel vestire, nei modi, nel linguaggio: molte volte l’e. è un presuntuoso qualsiasi, che si distingue a certe preziosità del vestire, del parlare e del comportarsi (Panzini).