estinguere
estìnguere v. tr. [dal lat. exstinguĕre, comp. di ex- e stinguĕre «spegnere»] (io estìnguo, ecc.; pass. rem. estinsi, estinguésti, ecc.; part. pass. estinto). – 1. a. Spegnere, smorzare; si adopera comunem. solo riferito a determinati sostantivi: e. l’incendio, e, fig., e. la sete. Con altro sign. fig., far cessare, cancellare, annullare: e. la memoria; e. un reato, una pena, un’azione penale; è più facile e. la libertà che il ricordo e il desiderio di essa; e. un’obbligazione, soddisfarla; e. un debito, un mutuo, pagarlo interamente; e. un conto (bancario), chiuderlo in seguito a cessazione del rapporto per cui è stato aperto (contr. di accendere o aprire). b. letter. Uccidere: estinse il suo nemico nel sonno; distruggere, far scomparire dalla vita: se anche mi avvenisse di e. tutta la vostra specie (Leopardi). 2. Come intr. pron., estinguersi, spegnersi: l’incendio s’è estinto da sé; in fisica, con riferimento alla luce o ad altre radiazioni, prodursi il fenomeno dell’estinzione; fig., venir meno: la sua fama, la sua memoria si estinse presto; L’ira s’intiepidì, ma non s’estinse (Guarini); morire: il malato si va lentamente estinguendo; parlando di stirpe, di famiglia spec. illustre, rimanere senza discendenza: con la morte di Corradino di Svevia si estinse la dinastia dei Hohenstaufen. In biologia, con riferimento a specie animali o vegetali, oltre che a gruppi umani, non essere più in vita, scomparire dalla Terra, per drastica e progressiva riduzione numerica dovuta a condizioni ambientali avverse (predazioni, epidemie, glaciazioni, ecc.). ◆ Part. pres. estinguènte, anche come agg. e s. m., in merceologia, di sostanze che hanno la funzione, analoga a quella di un ritardante, di bloccare la combustione. ◆ Part. pass. estinto, anche come agg. e sost. (v. la voce).