estrarre
(ant. estràere) v. tr. [dal lat. extrahĕre, comp. di ex- e trahĕre «trarre»] (coniug. come trarre). – 1. Cavare, tirare fuori, con semplice atto meccanico o mediante varî procedimenti: e. il coltello dal fodero; e. un dente al paziente; e. i metalli, lo zolfo dalle miniere, il sale dall’acqua del mare, lo zucchero dalla barbabietola (in senso fig.: e. il succo di un discorso, e sim.); e. i numeri del lotto, della tombola; e. i nomi dall’urna. 2. In senso astratto: a. E. la radice quadrata, cubica, ecc., di un numero, fare l’operazione matematica mediante la quale si ottiene la radice di quel numero. b. Trascrivere passi o citazioni da libri, registri e sim. c. E. a sorte, sorteggiare, e con lo stesso sign. anche il semplice estrarre: e. i premî della lotteria. ◆ Part. pass. estratto, anche come agg. e s. m. (v. la voce).