estremità s. f. [dal lat. extremĭtas -atis, der. di extremus "estremo"]. - 1. a. [punto o parte estremi, il luogo dove una cosa ha termine: l'e. delle dita, l'e. di una fune] ≈ apice, capo, cima, coda, estremo, fine, punta, sommità, (non com.) terminazione, termine. ↔ attaccatura, inizio. b. [punto o parte più alti, detto di edificio, struttura e sim., anche fig.: e. del castello; e. della piramide sociale] ≈ apice, cima, guglia, sommità, vertice, vetta. ↔ base, piede. c. [punto o parte laterali atti a delimitare uno spazio, detto di oggetti, luoghi e sim.: l'e. delle lenzuola, del paese] ≈ bordo, ciglio, orlo, lato, lembo, (non com.) scrimolo, (lett.) vivagno, [di stoffa e sim.] cimosa. ‖ confine, limite, margine. ↔ centro. 2. (fam., eufem.) [al plur., parti finali degli arti umani: sento freddo alle e.] ≈ mani, piedi. [⍈ FINE]