eufemismo
s. m. [dal gr. εὐϕημισμός, der. di εὐϕημίζω «dire parole di buon augurio», comp. di εὖ «bene1» e ϕημί «dire»]. – 1. Figura retorica che consiste nel sostituire, per scrupolo religioso o morale o per riguardi sociali o per altro, l’espressione propria e usuale con altra di significato attenuato (per es. andarsene per morire, l’avversario per il diavolo, un indumento intimo per le mutande, ecc.): gli legano i polsi con certi ordigni, per quell’ipocrita figura d’e., chiamati manichini (Manzoni). In altri casi, la parola non si sostituisce ma si altera convenientemente, come avviene spec. in alcune esclamazioni (cribbio per Cristo, diamine per diavolo, ecc.). 2. La parola o locuzione adoperata per eufemismo in luogo di quella propria: le parti genitali vengono per lo più indicate con eufemismi.