eunuco
s. m. e agg. [dal lat. eunuchus, gr. εὐνοῦχος, comp. di εὐνή «letto» e ἔχω nel senso di «custodire», propr. «custode del letto»] (pl. m. -chi). – 1. s. m. Nel sign. più comune, uomo privo delle facoltà virili, o per difetto organico o in seguito a evirazione. Più particolarm., nel Levante, servo evirato preposto alla custodia degli harem, o addetto, come cameriere e consigliere segreto dei principi, a particolari funzioni o incarichi talora molto importanti. 2. fig. a. s. m. Uomo privo di coraggio e di energia, incapace di azioni e decisioni forti. b. agg. Riferito a cose, fiacco, snervato: stile e., comportamento e.; o servile: politica eunuca. 3. agg., estens. In botanica, fiori e., quelli che mancano di capacità riproduttiva.