Eurocamera
(eurocamera), s. f. inv. Parlamento europeo. ◆ Il Partito popolare europeo (Ppe) chiude il suo Consiglio politico di Marbella con la richiesta della presidenza della Eurocamera fino al 2002. E la candidata su cui puntano i popolari è la centrista francese Nicole Fontaine. (Foglio, 9 luglio 1999, p. 1, Prima pagina) • In attesa dei patti, l’Eurocamera si è risvegliata con una pennellata di nero, con la decisa avanzata dell’estrema destra razzista e xenofoba, se non direttamente fascista. […] Per la prima volta nella storia dell’Eurocamera l’estrema destra ha infatti i numeri per fondare un proprio gruppo politico, un fatto importantissimo perché permette di ambire alla presidenza di una Commissione ed avere molta più visibilità. (Alberto D’Argenzio, Manifesto, 15 giugno 2004, p. 7, Europa) • Si fa portavoce del malumore a sinistra Graham Watson, deciso nell’osteggiare [Antonio] Tajani. «Non metto in discussione le sue capacità, ma è uno che polarizza le posizioni e potrebbe incorrere in problemi con il Parlamento - ha affermato -. Sono sicuro che [José Manuel Durão] Barroso non vorrà problemi da noi». Meglio sarebbe, ha aggiunto, l’altro politico oggetto di indiscrezioni, il vicepresidente dell’eurocamera, Mario Mauro. Il quale, però, avrebbe qualche dubbio di opportunità. (Marco Zatterin, Stampa, 17 aprile 2008, p. 6, Interno).
Composto dal confisso euro-2 aggiunto al s. f. camera.