Eurocostituzione
(eurocostituzione), s. f. Costituzione comune degli stati membri dell’Unione europea. ◆ Oggi, nell’Unione europea, non è concepibile una Costituzione nazionale che non sia anche una eurocostituzione. Per capire come si fanno le leggi e si amministra la giustizia e si governa l’economia negli Stati nazionali occorre infatti riferirsi all’ordinamento costituzionale dell’Unione. Un parametro di riferimento che ora tocca anche il nucleo intimo di ogni Carta costituzionale: i diritti di cittadinanza, le libertà fondamentali, il principio democratico. A Nizza, nel dicembre scorso, questa evoluzione ha raggiunto il suo punto più alto. (Andrea Manzella, Repubblica, 5 maggio 2001, p. 1, Prima pagina) • Si comincia con la presidenza della Commissione e con l’Alto rappresentante per la politica estera e di difesa comune, destinato a diventare ministro degli Esteri con l’approvazione dell’Eurocostituzione. Poi dovranno essere designati gli altri 24 componenti del governo europeo, il presidente dell’Europarlamento, i vicepresidenti, i presidenti della commissione parlamentare e, una volta adottata la costituzione, il presidente del Consiglio europeo a tempo pieno con un mandato di 30 mesi, rinnovabile una volta. (Mattino, 18 giugno 2004, p. 5, Esteri) • Le scosse che il «patriottismo economico moderno» può dare all’Unione europea non possono che incantare un partito che ha prestato una mano decisiva alla sconfitta della Eurocostituzione liberista, e in nome della difesa dei posti di lavoro minacciati dal «capitale senza frontiere e senza bandiere», adocchia una sorta di xenofobia economica. (Domenico Quirico, Stampa, 27 febbraio 2006, p. 3, Economia).
Composto dal confisso euro-2 aggiunto al s. f. costituzione.