euroislam
(Euroislam, Euro-Islam), s. m. inv. Il processo di integrazione e compenetrazione della cultura occidentale europea con quella islamica. ◆ «Euro-Islam», Bassam Tibi scandisce la parola che rappresenta il suo concetto chiave, un concetto con cui è bene che cominciamo a famigliarizzare. Perché, spiega, «o si sviluppa un Islam di tipo europeo tra gli immigrati musulmani (capace di imparare la tolleranza, il pluralismo, la democrazia) oppure dovremo vedercela con la pretesa di islamizzare l’Europa». Bassam Tibi è un intellettuale liberale, musulmano, tedesco di origine siriana, carriera accademica tra Göttingen, Harvard e Berkeley. (Nina Fürstenberg, Repubblica, 18 ottobre 2002, p.45, Cultura) • Il terrorismo riguarda tutta l’Europa sia per la presenza sul suo territorio di migliaia di ex combattenti in Afghanistan, Bosnia, Cecenia, Kosovo ma anche perché la sfida con l’Islam fondamentalista si può vincere solo favorendo la nascita di un Euroislam che sappia distinguere tra religione e politica, tra libertà e assolutismo religioso. (Messaggero, 16 marzo 2004, p. 4, Primo piano) • Di fronte a questa realtà e prospettiva, che investe l’Occidente non meno della Russia, poco possono i cosiddetti «islamici moderati», che meglio sarebbe chiamare «islamici prammatici», che anche in Russia hanno una loro rappresentanza nel Tatarstan, dove predominante, a differenza che nel Caucaso settentrionale, è il cosiddetto «euroislam», ma che in futuro potrebbe diventare terreno per forze fondamentaliste, minoritariamente già presenti e sostenute dall’esterno. (Vittorio Strada, Corriere della sera, 14 ottobre 2006, p. 39, Cultura).
Composto dal confisso euro-1 aggiunto al s. m. inv. islam.