eurorealista
(euro-realista), s. m. e f. e agg. Chi o che affronta con realismo i problemi connessi con il processo di integrazione europea. ◆ Meglio dire la verità, finché si è in tempo. Per ricordare, da eurorealisti, che non possiamo delegare all’Europa la cura dei nostri problemi. Ma che fuori dall’Europa, per quanto incerta ne sia la costruzione, per noi sarà molto più arduo risolverli. (Ilvo Diamanti, Sole 24 Ore, 4 aprile 2000, p. 1, Prima pagina) • in sala, ai rappresentanti di quell’opinione pubblica della quale [Giuliano] Amato invoca il sostegno per fare dell’Europa una vera Unione, viene subito l’immagine icastica, «Amato è un euro-realista». (Antonella Rampino, Stampa, 22 febbraio 2002, p. 8, Interno) • Venuto a Trento a ritirare una laurea honoris causa [Vaclav] Klaus ci tiene però a precisare che la sua è una «diffidenza costruttiva». E dà subito sfogo alla sua passione per i giochi di parole: «Più che euroscettico mi sento eurorealista - dice - anche se ci sono in giro molti euroingenui». (Nicola Lombardozzi, Repubblica, 15 marzo 2006, p. 25, Politica).
Composto dal confisso euro-2 aggiunto al s. m. e f. e agg. realista.
Già attestato nel Corriere della sera del 18 settembre 1994, p. 9, Politica (Mino Vignolo).