evacuare
evacüare v. tr. [dal lat. evacuare, der. di vacuus «vuoto»] (io evàcuo, ecc.). – 1. Rendere vuoto, sgomberare un luogo con l’andarsene via tutti: fu dato ordine a tutti gli abitanti di e. la zona; i soldati evacuarono il forte (meno com. con uso intr., aus. avere: evacuarono dal forte); la città è stata completamente evacuata in seguito all’alluvione. 2. Liberare da un ingombro: e. l’intestino, andare di corpo; con questo sign. è frequente l’uso assoluto: il paziente evacua regolarmente. È talora costruito, impropriamente, come se significasse espellere dall’organismo: e. le feci, gli umori; e anche con valore causativo: operazione fatta allo scopo di e. il pus di un ascesso. 3. In fisica e nella tecnica, praticare il vuoto in un recipiente. ◆ Part. pres. evacüante, anche come agg. e s. m., purgante, rimedio che facilita l’evacuazione. ◆ Part. pass. evacüato, anche come agg. e s. m. (f. -a), per indicare i civili costretti ad abbandonare il proprio luogo di domicilio, in seguito a disposizione delle autorità civili o militari, per la loro sicurezza o per esigenze di situazione operativa.