evanescenza
evanescènza s. f. [der. di evanescente]. – 1. L’essere evanescente: e. di un suono, di un profumo, di una vocale. In medicina, affievolimento e scomparsa inavvertita di un’indisposizione. 2. In radiotecnica, fenomeno, detto anche affievolimento o, con termine ingl., fading, consistente in un continuo variare dell’intensità di radiosegnali, che oscilla tra un valore massimo e un valore minimo: è generalmente dovuto all’interferenza tra radioonde che pervengono all’antenna ricevente seguendo cammini diversi (per es., onde superficiali e onde riflesse dalla ionosfera), nonché al variare del piano di polarizzazione delle onde stesse, con conseguente variazione della tensione indotta nell’antenna ricevente. I provvedimenti messi in atto per contrastare questo grave inconveniente sono di vario tipo, dall’adozione di sistemi automatici di regolazione della sensibilità dei ricevitori in rapporto all’intensità dei segnali (che è il più usato, il più semplice e, tutto sommato, il più efficace) all’adozione dei complessi sistemi di ricezione in diversità (v. diversità, n. 2).