extracosto
(extra costo), s. m. Costo aggiuntivo rispetto a una stima media o prevista. ◆ l’eventuale extracosto per costruire ex novo un impianto poco inquinante a Addis Abeba, in cui devono essere effettuati nuovi investimenti, è inferiore al costo di trasformazione con tecnologie meno inquinanti di un analogo impianto già esistente a Washington, funzionante con metodi tradizionali. (Sole 24 Ore, 28 novembre 2000, p. 7, Commenti e Inchieste) • La società ha quindi chiesto a governo e Anas una «posizione chiara» sui tempi di realizzazione del progetto. Che per ora resta appeso all’ok agli extracosti (circa la metà del totale), ancora «fermo» a Roma. (Giovanni Stringa, Corriere della sera, 2 agosto 2006, p. 24, Economia) • Altro capitolo riguarda le aziende: nei loro bilanci hanno iscritto crediti nei confronti del Comune di Roma che devono però ancora essere asseverati. Per esempio dei 155 milioni pretesi da Trambus, il Campidoglio ne ha verificati soltanto 60, causati dall’extra costo del petrolio: in sostanza l’aumento del prezzo del gasolio avrebbe fatto lievitare il costo del contratto di servizio. (Giovanna Vitale, Repubblica, 13 giugno 2008, Roma, p. III).
Derivato dal s. m. costo con l’aggiunta del prefisso extra-1.
Già attestato nella Repubblica del 30 marzo 1988, p. 6, Politica (Antonio Cianciullo).