extrafondente
s. m. e agg. Cioccolato che contiene una percentuale molto elevata di cacao; altamente fondente. ◆ «Amaro» come un bon bon extrafondente anche il giudizio del presidente del movimento nazionale Slow Food, Carlo Petrini: «Mi sembra che i nostri politici a Bruxelles piangano lacrime di coccodrillo». (Giornale, 17 gennaio 2003, p. 13, Scienze) • Ad andare a ruba è la specialità della casa: il «Buosino», una miscela di poco caffè e tanto cioccolato ricoperta di schiuma di latte e scaglie di extrafondente e servita con un cucchiaio di cioccolato. (Antonia Jacchia, Corriere della sera, 27 febbraio 2004, p. 55, Cronaca di Milano) • A farla da padrone sulle tavole agghindate a festa saranno il panettone mandorlato e, soprattutto, il cioccolato, declinato in tutte le sue forme. Extrafondente o al latte, praline, tavolette e gianduiotti racchiusi in deliziose confezioni regalo. (Simona Savoldi, Repubblica, 16 dicembre 2007, Torino, p. IV).
Derivato dal p. pres., s. m. e agg. fondente con l’aggiunta del prefisso extra-2.
Già attestato nella Stampa del 17 aprile 1997, Alessandria, p. 1 (Franco Marchiaro).
V. anche extra amaro.