f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato dall’altro e non si è rialzato prima del termine regolamentare di 10 secondi, controllato e scandito dall’arbitro: è stato sconfitto per f. c.; ha vinto per f. c. L’abbreviazione f. c. t. indica invece il «fuori combattimento tecnico», cioè l’interruzione dell’incontro ordinata dall’arbitro, quando uno dei due contendenti si trova in stato di manifesta inferiorità, o per intervento del medico che ritiene dannoso per le condizioni fisiche del pugile il proseguimento della lotta, o, ancora, per getto della spugna da parte del secondo del pugile in difficoltà: vincere per f. c. t. dell’avversario. 2. Abbrev. di fuori corso, in moduli e certificati rilasciati dalle segreterie universitarie: studente iscritto al 1° anno f. c.