fabbisogno
fabbiṡógno s. m. [comp. di fa (forma del verbo fare) e bisogno] (raro il plur. fabbiṡógni). – L’occorrente, il necessario; quanto serve, di denaro o d’altro, per il proprio sostentamento, per raggiungere un dato scopo, per svolgere una determinata attività, per far fronte a un dato impegno: il f. di grano della Francia; il f. alimentare dell’uomo; il f. di materie prime in un’impresa industriale; il f. di cassa di un ente (pubblico o privato), di un ufficio, di un’azienda; il f. di una famiglia; provvedere al fabbisogno. In partic.: f. finanziario, la somma complessiva occorrente allo stato o ad altro ente pubblico per provvedere all’adempimento dei proprî fini, entro un periodo che di solito ha la durata di 12 mesi (anno finanziario): si distingue un f. primario, determinato dalla differenza tra entrate e uscite relativa al periodo a cui si riferisce il bilancio dello stato (non include, perciò, gli oneri relativi agli interessi sul debito pregresso), e un f. totale, che include gli oneri finanziarî dei debiti contratti nei periodi precedenti; f. di scena, l’insieme degli oggetti occorrenti in una rappresentazione teatrale (per es., lettere, libri, armi, strumenti varî, ecc. che un personaggio deve portare o trovare in scena).