fabbro
(letter. fabro) s. m. [lat. faber -bri, di etimo incerto]. – 1. Artigiano che lavora il ferro, i ferramenti: fare il f.; l’officina, gli arnesi del f.; farsi fare dal f. un cancello in ferro battuto. 2. letter. a. Artigiano in genere, e quindi anche il falegname, il carpentiere, ecc., conforme al sign. generico che la parola aveva in latino, dove si specificava con un aggettivo (faber ferrarius, rimasto anche nell’uso ital. in fabbro ferraio, il magnano; faber lignarius, ecc.): Tacita un giorno a non so qual pendice Salia d’un fabro nazaren la sposa (Manzoni), cioè Maria, sposa del falegname Giuseppe. b. Artefice: il f. dell’universo, Dio; Il bel fabbro d’Urbino (Foscolo), Raffaello. Più spesso in senso fig.: questi [Arnaldo Daniello] ... Fu miglior fabbro del parlar materno (Dante); f. d’inganni, d’imposture; Gran fabro di calunnie adorne in modi Novi, che sono accuse e paion lodi (T. Tasso).