facella
facèlla s. f. [dal lat. tardo facella, dim. di fax facis «face»]. – 1. ant. e poet. Piccola face o fiaccola, per lo più nei sign. estens. e fig. di lume, fiamma, splendore in genere: Un’altra fonte à Epiro, Di cui si scrive ch’essendo fredda ella, Ogni spenta facella Accende (Petrarca); Per entro il cielo scese una f. [l’arcangelo Gabriele] (Dante); E quando miro in cielo arder le stelle, Dico fra me pensando: A che tante facelle? (Leopardi); quindi anche stella: quelle tre facelle Di che ’l polo di qua tutto quanto arde (Dante). 2. In zoologia, nome dato alle appendici che, nelle scifomeduse, pendono, in forma di ciuffi o strisce, nella cavità gastrale dal margine dei setti o teniole. ◆ Dim. facellina.