facolta
facoltà (ant. facultà) s. f. [dal lat. facultas -atis, dal tema di facĭlis «facile»]. – 1. Potere, autorità, possibilità, capacità di fare o no qualcosa: a. Con riferimento alle qualità della mente e dell’animo: f. umane, f. naturali; f. mentali (fam., esser tocco o toccato nelle f. mentali, essere un po’ matto); le f. dello spirito; specificando: f. di sentire, di comprendere, ecc.; usato assol., capacità intellettiva: Per questo la Scrittura condescende A vostra facultate (Dante). b. Con riferimento alla responsabilità giuridica dei proprî atti: f. di intendere e di volere, presupposto della imputabilità; e con riferimento al potere del soggetto di compiere liberamente determinati atti o di assumere obbligazioni: f. d’insegnare; f. di testare; f. di parlare («ne ha facoltà», risponde il presidente di una delle due Camere a un deputato o senatore che gli abbia rivolto la rituale richiesta: «domando di parlare»); f. piena, libera, assoluta, intera, incondizionata; f. ristretta, limitata; esercitare una f., le proprie f.; investire qualcuno d’una f.; dare, conferire, concedere una f.; togliere una f.; privare d’una f.; chiedere, ottenere, avere f., essere in f. di fare qualcosa; questo è, non è in mia f., o nelle mie f., esula, esorbita dalle mie facoltà. In partic.: f. di firma, nella pratica commerciale, l’autorizzazione a rappresentare un altro soggetto (spec. ditte o società) in negozî giuridici; doppia f., contratto di Borsa, per cui uno dei contraenti, contro pagamento di un premio, si riserva la possibilità di vendere o comprare una data quantità di titoli a un determinato prezzo. Nel diritto canonico, il potere, concesso da un superiore ecclesiastico, di fare ciò che di per sé spetta al superiore stesso o ciò che per sua disposizione era stato proibito: f. papale, f. episcopale, ecc., concessa dal pontefice, dal vescovo, ecc. c. Per estens., di cose, potenza e capacità d’operare: la f. della calamita di attrarre il ferro; lo stomaco ha f. di convertire il cibo in nutrimento. 2. a. Nell’ordinamento universitario, ciascuna delle unità didattiche in seno alle quali si raggruppano tutti gli insegnamenti appartenenti a un determinato settore della scienza, così chiamate (dal lat. mediev. facultas) perché conferiscono, o conferivano, la facoltà di esercitare una certa professione: f. di lettere, di giurisprudenza, di medicina, di architettura, ecc.; la sede, le aule, la biblioteca della f.; iscriversi a una f.; insegnare in una f.; assemblea o consiglio di f.; il preside della facoltà. b. La sede di ciascuna di tali unità: andare alla f.; l’ho incontrato in facoltà. c. Corpo di professori di ciascuna di tali sezioni: deliberazioni prese dalla f. unanime. 3. Al plur., beni, averi, sostanze: disporre di grandi f.; avendo in cortesia tutte le sue facultà spese (Boccaccio); raro e ant., al sing.: Biscazza e fonde la sua facultade (Dante).