falciare
v. tr. [der. di falce] (io fàlcio, ecc.). – 1. Tagliare con la falce, spec. il fieno o l’erba (del grano, piuttosto mietere, segare). 2. In senso fig., f. vite umane e sim., riferito alla morte o a ciò che provoca molti morti: l’epidemia ha falciato più vittime della guerra stessa. Con accezioni partic.: a. Abbattere con scariche di fucileria o di artiglieria; sottoporre al tiro di falciamento. b. Nel gioco del calcio, f. un avversario, atterrarlo volontariamente con uno sgambetto o una spinta, commettendo fallo. 3. Con uso intr., lo stesso che sbalestrare, degli animali domestici che nell’andatura, per difetto di appiombo, mandano i piedi in fuori. ◆ Part. pres. falciante, anche agg. con accezioni partic. (v. la voce).