falsista
s. m. (spreg.) Chi sceglie di sostenere il falso. ◆ Continua l’apologia di Aristide Sarti che rifondò il fascismo a Bologna dopo l’otto settembre descritto come un «fascista antifascista» [...] ma nei giorni in cui l’Italia intera usciva con un tripudio forse irragionevole, data la situazione, dalla dittatura fascista e dalla sua guerra sciagurata, Sarti firmava un documento in cui chiedeva la fucilazione dei componenti del Gran consiglio che avevano defenestrato [Benito] Mussolini. Come i più fanatici falsisti che ritroveremo al processo di Verona. (Giorgio Bocca, Repubblica, 3 febbraio 1999, p. 11, Politica).
Derivato dal s. m. e agg. falso con l’aggiunta del suffisso -ista.