famiglia allungata
loc. s.le f. (iron.) Famiglia nella quale i figli continuano a convivere più a lungo del normale, per le difficoltà che incontrano nel trovare lavoro e per la mancanza di stimoli a realizzare una propria sistemazione autonoma. ◆ [tit.] La famiglia allungata / Giovani e sicurezze apparenti [testo] […] Da noi si comincia a lavorare molto più tardi e ci si stacca dalla famiglia, acquistando una vera e propria indipendenza, ancora più in là negli anni. Nell’epoca della famiglia allargata, c’è anche la famiglia «allungata», nella quale genitori e figli vivono sotto lo stesso tetto molto più a lungo. (Fulvio Scaparro, Corriere della sera, 6 aprile 2002, p. 1, Prima pagina) • Matrimonio più raro e in tarda età, più divorzi, meno figli. Spinte antifamiliari che, come mostra il sociologo, Gérard-François Dumont, iniziano nel Nord Europa e che 5-10 anni dopo si propagano nel resto del Continente, anche se con diversità non irrilevanti (i giovani invece del «concubinato» preferiscono la famiglia allungata, i figli nascono in gran parte nei matrimoni). (P. L. F., Avvenire, 27 giugno 2004, p. 11, Oggi Italia).
Composto dal s. f. famiglia e dal p. pass. e agg. allungato, sul modello dell’espressione famiglia allargata.
Già attestato nella Repubblica del 22 gennaio 1992, p. 26 (Leandro Palestini).