fancazzismo
s. m. (scherz.) Il non far niente, l’infischiarsene di tutto, compreso il proprio lavoro. ◆ Ma quanto costa veramente la Confindustria? Se lo chiedono, nel pieno della battaglia presidenziale, le imprese associate, se lo chiedono i grandi che sborsano fiumi di denaro, se lo chiedono i piccoli che non hanno servizi utili, […] se lo chiede persino la burocrazia interna, romana e provinciale, accusata in genere di «fancazzismo», seppur percettrice di sontuosi privilegi. (Alberto Statera, Repubblica, 16 febbraio 2004, Affari & Finanza, p. 11) • Ultima grande famiglia è la Lega Nord, tutta unita dietro il Senatur. Ma anche nel petto del leghista batte un cuore e la truppa si divide fra «celoduristi» e «governativi» anche se c’è chi sostiene che il «celodurismo», spesso, nasconde una buona dose di «fancazzismo». (Beppe Minello, Stampa, 2 febbraio 2008, p. 59, Cronaca di Torino).
Derivato dall’espressione fancazzo (‘non fare un cazzo’) con l’aggiunta del suffisso -ismo.