s. f. Parola inventata; in particolare, parola creata per gioco o per attirare l’attenzione. ♦ I titoli a cui si fa riferimento nell’articolo sono: «Le fantaparole» a cura di Massimo Baldini (Armando); «Come parla la pubblicità» di Roberto Grandi (Edizioni del Sole 24 ore); «E comprarono felici e contenti», a cura di Marino Livolsi (Edizioni del Sole 24 ore); «La pubblicità è una cosa seria» di Michele Rizzi (Sperling & Kupfer); «Spot in Italy, 30 anni di pubblicità televisiva» (Edizioni ERI). (Corriere della sera, 31 maggio 1987, p. 19, Libri) • Io non lo so se sia possibile scrivere un articolo che riesca a descrivere e o a raccontare uno spettacolo di Alessandro Bergonzoni. Anzi, lo so. Non è possibile. Quindi cosa stiamo facendo, qui? Probabilmente la risposta è la stessa che si è data, alla medesima domanda, lui, due sere fa a Varese. E cioè, più o meno, “Boh”. L’occasione era fantastica. Quindici anni di VareseNews, testata regina madre dei giornali online italiani. Esperti di comunicazione e grandi firme giunti da ogni dove riuniti in una tre giorni intensa e ricca di dibattiti. Per festeggiare la parola, strumento di lavoro del giornalista, un suo grande giocoliere. “Fantaparola” il titolo del suo one man show. Fantaparole da decifrare, leggendo i tanti neologismi inventati dai partecipanti al GlocalFest e fantaparole da improvvisare, colombe e conigli tirati fuori dal suo magnifico cappello immaginario e immaginifico. Immagnifico (questa è mia, sia chiaro). (Tiziana Pasetti, Capoluogo.it, 18 novembre 2012, Attualità) • Fantaparole. All’origine c’è fantacalcio, gioco ideato dal giornalista Riccardo Albini nel 1988. È anche un nome commerciale che ha subito la volgarizzazione del marchio diventando un nome comune così diffuso che è stato lemmatizzato da tutti i dizionari. (Licia Corbolante, Terminologiaetc.it, 6 febbraio 2022) • Il fatto è che la parola [Fantacitorio] nasconde, dietro la facciata fantasiosa e comica, una precisa interpretazione delle attuali modalità del discorso politico. Aprea aveva iniziato così (usando anche lui una fantaparola, perché, è noto, il sistema istituzionale italiano non contempla i governatori, ma ormai, dal 1999, sempre più spesso i presidenti delle giunte regionali vengono chiamati così). (Michele A. Cortelazzo, Treccani.it, 28 febbraio 2022, Parole).
Composto dal confisso fanta-1 aggiunto al s. f. parola.