fantasima
fantàṡima s. f. – Forma tosc. per fantasma (da cui deriva per inserzione di i epentetica), ma solo nei sign. di spettro, ombra, incubo, o di oggetto senza realtà, immagine illusoria: egli è la f., della quale io ho avuta a queste notti la maggior paura che mai s’avesse (Boccaccio); E ti mette ogni volta Il tremacuore, come la f. (D’Annunzio); mi vidi accanto quasi una f. di donna (Pirandello). Raro l’uso al masch.: questo grande e formidabile f. della potenza russa (V. Monti).