fante2
fante2 s. m. [per aferesi da infante1]. – 1. Soldato di fanteria (ant. f. a piedi): i f. d’Italia; li fanti Ch’uscivan patteggiati di Caprona (Dante); una divisione di diecimila fanti. 2. Figura delle carte da gioco, che nella successione numerica è l’ottava carta (o l’undicesima, nei mazzi che abbiano anche l’8, il 9 e il 10): il f. di bastoni; il f. di cuori; sembrare il f. di picche, di uno smargiasso ridicolo. 3. ant. a. Servitore, garzone: i due fratelli fecero prestamente venir medici e fanti che il servissero (Boccaccio); e in genere uomo di bassa condizione: si condusse A farsi moglie d’un povero f. (Ariosto). b. Bambino (cfr. infante1), e uomo in genere: E sallo in Campagnatico ogne f. (Dante); parendogli essere un bel f. della persona (Boccaccio). Questo sign. resta ancor oggi in alcune locuz. e proverbî: bisogno fa buon f.; scherza coi f. e lascia stare i santi; per lesto f. (ant. fante lesto), v. lestofante. ◆ Dim. fantino e fantolino, solo nel sign. di bambino (v. le voci); letter. fanticèllo, soprattutto nel sign. di garzone: entra Garsenda col mercatante che ha seco un fanticello carico d’una balla (D’Annunzio).