farina
s. f. [lat. farīna, der. di far «farro»]. – 1. Prodotto della macinazione di frutti (cariossidi) di cereali quali frumento, segale, orzo, mais, nonché di altri frutti quali grano saraceno, castagne, o di semi secchi come piselli, fave, soia, ecc.: f. integrali, prodotte dalla macinazione delle cariossidi dei cereali con tutti i loro strati; f. abburattate, quelle dalle quali è stato escluso, in proporzioni più o meno elevate (grado o tasso di abburattamento), il prodotto della macinazione degli strati tegumentarî; f. alimentari, quelle preparate a fini speciali (alimentazione dei bambini, uso di cucina o di pasticceria, ecc.); f. lattee, quelle destinate all’alimentazione dei bambini, preparate mescolando farine di cereali e leguminose parzialmente destrinizzate con latte in polvere e zucchero. Nell’uso com., senza altra determinazione, s’intende la farina di grano: abburattare, stacciare la f.; un sacco di f.; f. macinata fine; f. di prima qualità; fior di f., quella che ha minimo tasso di abburattamento; f. per paste, per pane; negli altri casi, si precisa il frutto da cui è ricavata: f. d’orzo, di segale; f. di granturco o f. gialla; f. di castagne o f. dolce; f. di riso; f. di fave; f. di patate o fecola; f. di mandorle, ecc. Locuzioni fig.: non è schietta f., di persona o discorso poco sinceri; non è f. del suo sacco, non è lavoro suo originale; non è f. da far cialde (o da far ostie), di persona non tanto per bene; spacciare, vendere semola per f., darla a intendere. Proverbî: le chiacchiere non danno f., non concludono; la f. del diavolo va tutta in crusca, la roba male acquistata non fa pro; quando Dio dà la f. il diavolo ci leva il sacco, di molti beni non si riesce a trarre intero profitto; chi ha la f. (o il grano) non ha le sacca, e chi ha il sacco non ha la f. (o il grano), a questo mondo il bene non è mai senza limiti e oneri; a can che lecca cenere non gli fidar farina. 2. estens. a. Prodotto della macinazione di varie sostanze naturali o artificiali: f. di carne, ottenuta da residui di carne essiccati e macinati, e usata per mangime e fertilizzanti; f. di pesce, ottenuta da residui di pesce o da pesci non richiesti sul mercato, e utilizzata, oltre che per mangimi e concimi, come integratore proteico della dieta; f. (o polvere) d’ossa, fertilizzante ottenuto macinando ossa d’animali; f. (o polvere) di legno, polvere leggera, morbida, ottenuta da legni teneri, e impiegata nella preparazione di esplosivi, del linoleum, di materie plastiche. b. Nome di altri materiali che hanno naturalmente consistenza farinosa: f. fossile, roccia sedimentaria organogena incoerente costituita da gusci di diatomee, usata nella preparazione della dinamite, di inchiostri, vernici, carta, polveri insetticide; f. di soda, polvere cristallina costituita da carbonato sodico monoidrato.