farmaco intelligente
loc. s.le m. Farmaco prodotto con l’impiego delle tecnologie più avanzate e capace di individuare il bersaglio da colpire. ◆ [tit.] In arrivo i farmaci intelligenti / Mirano al cuore delle cellule malate da tumori e leucemie senza ledere i tessuti sani [testo] Il sogno di tutti gli ematologi e oncologi sta diventando realtà: la messa a punto di farmaci intelligenti che mirano al cuore delle cellule malate senza ledere i tessuti sani, permettendo così di curare con più efficacia i tumori del sangue come le leucemie, i linfomi e mielomi. L’annuncio è di Franco Mandelli, l’ematologo che ha dedicato la sua vita allo studio e alla cura di queste malattie e che ieri ha fatto il punto sui progressi delle ricerche dei nuovi medicinali. (Sicilia, 12 febbraio 2004, p. 11, I fatti) • [tit.] Il futuro è il farmaco intelligente ma le nuove terapie sono costose [testo] […] Le cure sono ancora molto costose. Per esempio un trattamento di un anno con «trastusumab», il farmaco intelligente utilizzato per la cura del carcinoma mammario, costa intorno a 25mila euro. (Carlo Brambilla, Repubblica, 26 novembre 2005, p. 14, Cronaca) • Scoperto negli Usa, il farmaco che accende nuove speranze è stato sperimentato per la prima volta dall’équipe di Ematologia diretta dal professor Mario Boccadoro, alle Molinette. «Una sostanza -- spiega il professore, che ha condotto lo studio insieme al collega Antonio Palumbo -- che fa parte dei cosiddetti “farmaci intelligenti”, primo di una nuova classe di antitumorali». La lenalidomide -- somministrata per bocca -- non si limita ad agire contro le cellule impazzite, ma rende inospitale il midollo osseo, proteggendo i tessuti attorno al punto in cui il tumore si sviluppa. (Marco Accossato, Stampa, 13 marzo 2008, p. 67, Cronaca di Torino).
Composto dal s. m. farmaco e dall’agg. intelligente, ricalcando l’espressione ingl. intelligent drug.
Già attestato nel Corriere della sera del 2 ottobre 1995, Corriere Salute, p. 1 (Umberto Veronesi).
V. anche farmaco mirato, farmaco selettivo.