farmaco selettivo
loc. s.le m. Farmaco studiato per individuare e colpire un obiettivo specifico. ◆ Se conosciamo abbastanza bene queste mutazioni genetiche perché non ci sono ancora farmaci selettivi per combattere gli effetti di queste mutazioni? La ragione è semplice. La meccanica d’azione dei geni che controllano la crescita del cancro è in larga misura condivisa dalle cellule non malate ed è difficilissimo colpire con precisione solo la cellula cancerosa. Sta nascendo una nuova strategia di aggressione al cancro. Se non si riesce a impedire che le cellule normali vadano incontro a mutazioni e si trasformino in cellule tumorali si può almeno tentare di impedire che queste diventino troppo numerose e progrediscano fino a dare danni incontrollabili. (Pier Carlo Marchisio, Stampa, 29 marzo 2000, Tuttoscienze, p. 3) • Anticorpi monoclonali, ma anche inibitori di enzimi. Sono alcuni degli strumenti, alternativi alla chemioterapia, su cui punta la medicina per vincere la sfida al cancro. Farmaci selettivi, capaci di colpire in maniera mirata le cellule neoplastiche senza danneggiare quelle sane. (Mattino, 25 settembre 2004, p. 12, Cronache) • «Sappiamo che la cellula tumorale è una cellula che per diversi motivi sbaglia a codificare i messaggi che arrivano dall’esterno e passano attraverso la membrana fino al nucleo -- ha spiegato il professor Oscar Bertetto -- grazie alla genomica abbiamo messo a punto nuovi farmaci selettivi capaci di intervenire proprio sulle cause che generano questi “malintesi”». (Ottavia Giustetti, Repubblica, 22 novembre 2005, Torino, p. V).
Composto dal s. m. farmaco e dall’agg. selettivo, ricalcando l’espressione ingl. selective drug.
V. anche farmaco intelligente, farmaco mirato.