fascia
fàscia s. f. [lat. fascia] (pl. -sce). – 1. a. Striscia di tela o di altra stoffa compatta e resistente che serve ad avvolgere, stringere e ornare; in partic., quella che, nell’abbigliamento o in costumi maschili e femminili cinge la vita come cintura, costituendo parte integrante del vestito, o quelle adoperate a scopo simbolico o ornamentale: la f. dei cresimati, avvolta intorno alla fronte; la f. tricolore del sindaco, indossata intorno alla vita o a tracolla, nei matrimonî e nelle cerimonie ufficiali; la f. azzurra degli ufficiali, indossata a tracolla quando sono di picchetto e in altre circostanze, per esempio nelle parate. b. In medicina e chirurgia, è in genere sinon. di benda, cioè striscia di garza preparata in rotoli per la fasciatura di ferite (e così f. gessata, sinon. di benda gessata); f. elastica, striscia di tessuto elastico per avvolgere e comprimere a scopo curativo slogature, distorsioni, vene varicose, ecc. 2. Al plur.: a. Strisce di tela, picchè, lana, larghe e lunghe, con le quali si usava in passato avvolgere il corpo del lattante, dalle ascelle ai piedi: mettere le f. al bambino; un bambino in fasce (o nelle fasce, o anche in fascia, qui eccezionalmente sing.), nei primi tempi della vita; A noi le fasce Cinse il fastidio (Leopardi); Ottacchero ebbe nome, e ne le fasce Fu meglio assai che Vincislao suo figlio Barbuto (Dante); prov., bello in fascia, brutto in piazza (e viceversa), non è possibile prevedere se un bambino molto piccolo diventerà, da adulto, bello o brutto; fig.: è ancora in fasce, di chi fa bambinate, o di chi, atteggiandosi a persona adulta, è ancora un ragazzo; o di cosa ancora all’inizio, sul nascere: l’arte era ancora in fasce, e sim. b. In passato, nella divisa militare degli alpini e di altre truppe, strisce di lana (che si avvolgevano attorno alla gamba dalla scarpa fino al ginocchio), dette anche mollettiere o fasce mollettiere. 3. Nell’attrezzatura navale, striscia di tela con cui si coprono le vele serrate, per difenderle dalle intemperie e dal fumo. Anche sinon., meno usato, di fasciatura. 4. Striscia di carta per avvolgere e stringere oggetti: spedire un giornale, un opuscolo sotto fascia (o sottofascia); stringere con una f. un pacchetto di banconote; nel linguaggio bancario, effetti sotto fascia, effetti riscontati da una banca minore presso una banca maggiore con l’obbligo per la prima di ritirare gli effetti stessi prima della scadenza o di sostituirli con altri. 5. a. Nella nomenclatura architettonica, qualsiasi modanatura piana di forma allungata e di leggero risalto rispetto alle superfici circostanti; in partic., si chiamano fasce le tre parti, leggermente aggettanti l’una sull’altra, in cui sono divisi l’architrave dell’ordine ionico e i suoi derivati. b. Analogam., in altre costruzioni, nome di elementi di forma allungata, avvolgentisi intorno a una struttura; fasce del tavolo, le assi, messe per ritto, che uniscono le gambe del tavolo con il piano. c. Nel violino e altri strumenti congeneri, la striscia di legno che chiude tutt’intorno lo strumento congiungendo verticalmente il piano armonico al fondo armonico. d. Nelle coperture di pneumatici, lo spessore di gomma che ne avvolge lo scheletro e su cui è riportato il battistrada. e. Nelle costruzioni meccaniche, nome di alcune strutture in forma di anello; in partic., f. elastiche, nei motori a combustione con pistone a bicchiere, gli anelli metallici che, in numero di due o tre, vengono alloggiati nelle apposite scanalature, sia per assicurare la tenuta fra il pistone e le pareti del cilindro sia per impedire che una quantità eccessiva di olio passi nella camera di scoppio. 6. In anatomia, nome di alcune formazioni laminari, fibrose, per lo più con funzione contenitiva; per es., f. muscolare, il rivestimento connettivale dei muscoli, detto anche aponeurosi; f. lata (cioè larga), l’aponeurosi che avvolge i muscoli della coscia. 7. In araldica, pezza onorevole disposta orizzontalmente dal mezzo del fianco destro al mezzo del fianco sinistro dello scudo, di cui occupa circa la terza parte; se sono più di una, le fasce sono diminuite in modo da essere larghe quanto lo spazio tra esse interposto. In fascia: posizione di una figura lunga o di più figure minori ordinate nel senso della fascia, ossia orizzontalmente. 8. Striscia di terreno, di territorio. In partic.: a. Nel gioco del calcio, settore del campo di gioco adiacente alle linee laterali: f. sinistra; f. destra; sviluppare il gioco sulle f., indirizzare il gioco di attacco lungo le linee laterali, con azioni di aggiramento della difesa avversaria, che si concludono in genere con traversoni. b. Nel linguaggio milit., f. di resistenza, zona di terreno più o meno estesa in lunghezza e di una certa profondità, nella quale sono disseminate le opere difensive e le artiglierie che debbono resistere agli attacchi nemici; tali zone furono di largo impiego soprattutto nella prima guerra mondiale. Con sign. di zona, territorio più o meno esteso, anche nel linguaggio politico: creare, istituire una f. neutrale, una f. disatomizzata o denuclearizzata. c. F. costiera, la zona di un territorio, estendentesi in lunghezza, più vicina al mare. d. F. di sicurezza, superficie generalmente erbosa, di larghezza variabile, che le norme di sicurezza sulla navigazione aerea prescrivono sia opportunamente allestita lungo le piste e i raccordi di un aeroporto, al fine di contenere entro certi limiti i danni derivanti da eventuali imbardate dei velivoli. e. F. industriale, parte del territorio di una provincia o regione in cui si ha più alta concentrazione industriale. 9. fig. a. Con sign. collettivo, introdotto dapprima nel linguaggio giornalistico e poi anche sindacale e burocratico, parte più o meno numerosa di una totalità di cittadini, di una categoria e sim., idealmente collegata da condizioni, situazioni, interessi comuni (cfr. l’uso analogo di strato): una larga f. di popolazione è stata danneggiata dalle nuove misure economiche; f. sociale che godrà di speciali agevolazioni tariffarie sui consumi indispensabili; gli aumenti fìscali non riguarderanno la f. di contribuenti con reddito inferiore ai 15.000 euro; sono trasmissioni televisive che interessano soltanto una esigua f. di telespettatori; la f. dei professori ordinari, dei professori associati, nel ruolo dei docenti universitarî. b. Con altro uso fig., spazio ideale compreso tra due valori limite: f. retributiva, nel linguaggio sindacale, i valori della retribuzione compresi entro un limite minimo e uno massimo; f. di oscillazione di una moneta, in economia, i valori compresi tra un minimo e un massimo entro i quali può oscillare il tasso di cambio di una moneta rispetto a un’altra. c. F. oraria, periodo di tempo giornaliero, compreso entro determinati limiti, in relazione a particolari operazioni o attività: raccolta dei rifiuti in f. orarie differenziate; un comunicato pubblicitario mandato in onda nella f. oraria di maggior ascolto. 10. Nella fisica dello spazio, fasce di radiazione o di Van Allen (dal nome del fisico amer. J. A. Van Allen che le ha scoperte), due regioni di forma toroidale che hanno per asse comune quello magnetico terrestre e la cui distanza media dalla superficie terrestre è rispettivamente di circa 3000 km per la prima e di 18.000 km per la seconda; sono caratterizzate da una elevata densità di particelle cariche ad alta energia, le cui radiazioni risultano nocive per l’organismo umano. ◆ Dim. fascétta (v.), fascettina, fasciòla, fasciolina; accr. fascióna, e fascióne m. (v.).