fascicolo
fascìcolo s. m. [dal lat. fascicŭlus, dim. di fascis «fascio»; propr. «fascetto»]. – 1. Piccolo libro, opuscolo, o anche numero di rivista e di pubblicazione periodica in genere, formato di pochi fogli di stampa; parte di un’opera che si pubblica e si distribuisce a gruppi di fogli o dispense: dell’opera sono già in vendita i primi quattro fascicoli. Nei manoscritti medievali e moderni, raggruppamento di due o più fogli ripiegati al centro e inseriti l’uno nell’altro a formare duerni, terni, quaderni, quinterni, ecc. In legatoria, sinon. di quaderno. 2. a. Nel linguaggio burocr., insieme di carte relative a una medesima pratica, raccolte dentro un’unica cartella o copertina: ritirare un f.; f. di fabbricato, documento che attesta la sicurezza e la stabilità di un edificio abitativo e informa sugli eventuali interventi di ristrutturazione edilizia effettuati nel tempo. b. Nel diritto processuale, l’incartamento degli atti e documenti relativi a una determinata causa civile o penale: archiviare un fascicolo. 3. In anatomia, aggruppamento di fibre nervose, o muscolari, o anche connettivali, giustapposte in senso longitudinale: f. muscolare, tendineo, ecc. ◆ Dim. fascicolétto; accr. fascicolóne.