fascista
s. m. e f. e agg. [der. di fascio; v. fascismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del fascismo, come movimento politico italiano del periodo tra le due guerre mondiali: un f. della prima ora, un f. antemarcia; un f. convinto, un fervente f., una f. fanatica; anche, semplicem., chi era iscritto al partito. In senso più ampio, chi, anche dopo la caduta del fascismo, si fa (in Italia o in altri paesi) banditore, fautore o seguace di concezioni e metodi proprî del fascismo. 2. agg. Del fascismo, dei fascisti: il Partito Nazionale F.; regime, periodo, governo f.; i movimenti f. in Europa; propagandare, usare metodi f., ecc. In partic., èra f., modo di datazione istituito in Italia nel 1926 in aggiunta al calendario civile, con inizio dal 28 ottobre 1922, giorno della marcia su Roma (per es.: 15 giugno 1938, anno XVI E. F., o dell’Era Fascista). ◆ Dim. e spreg. fascistèllo; accr. e spreg. fascistóne (f. -a); pegg. fascistàccio.