faticare
(ant. fatigare) v. intr. e tr. [nel sign. intr., der. del lat. *fatiga «fatica»; nel sign. trans., è il lat. fatīgare] (io fatico, tu fatichi, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Sottoporsi a fatica o a fatiche: f. dalla mattina alla sera; ha finito di f., di chi muore dopo una vita d’intenso lavoro; nell’uso ant. anche con la particella pron., faticarsi, con lo stesso uso e sign. di affaticarsi. Più spesso, durar fatica, e per estens. incontrare difficoltà, stentare in qualche cosa: ho dovuto f. molto per spostare il mobile; f. a lavorare, a camminare; si fatica a tirare avanti; f. a leggere, saper leggere appena. 2. tr., ant. Affaticare, spossare; travagliare, affliggere; stimolare. ◆ Part. pres. faticante, letter., anche come agg. o s. m.: con grandissimo danno del faticante (Boccaccio); vi sarebbero stati meno ceti non faticanti, e i faticanti meno oppressi (Genovesi); un’Italia faticante (Pascoli); ant. con valore attivo, che affatica. ◆ Part. pass. faticato, anche come agg., raro, con lo stesso senso di affaticato.