fede
féde (poet. fé) s. f. [lat. fĭdes]. – 1. a. Credenza piena e fiduciosa che procede da intima convinzione o si fonda sull’autorità altrui più che su prove positive: avere f. in Dio, nella Provvidenza, nei valori umani, nella democrazia; dare, prestare f. a una persona, a una notizia; parole che trovano f., che sono credute; toglier f., rendere poco credibile: vedrai Cose che torrìen f. al mio sermone (Dante); un testimone, un comunicato degno di f., che merita f., attendibile. Con sign. più vicino a «fiducia»: aver f. in un medico, in una medicina (cioè nella sua efficacia); lottare con f.; Invoco lei che ben sempre rispose, Chi la chiamò con f. (Petrarca); o a «ferma speranza»: avere f. nella vittoria, nell’avvenire, nella propria stella, nel trionfo della giustizia. Con accezioni partic., buona f., mala f., v. buonafede, malafede. b. F. pubblica, fiducia riposta dalla generalità delle persone in cose che, per l’esistenza di un sistema di mezzi precauzionali atti a garantirne la sincerità, si presumono vere o veridiche; si considerano delitti contro la f. pubblica, nel vigente diritto italiano, tutti i delitti cosiddetti «di falsità». 2. a. Il complesso delle proprie credenze, dei principî fermamente seguiti: f. religiosa, politica, letteraria, ecc.; f. sincera, profonda, fanatica; f. inconcussa, incrollabile; f. schietta; f. viva, operosa; una malinconia remota, che non contrastava con la sua f. attiva ed energica, anzi le dava una qualità struggente (Luigi Meneghello). Usato assol., fede religiosa, e spec. quella cattolica, per cui si credono vere le cose rivelate da Dio, cioè i misteri soprannaturali e non dimostrabili della Trinità, Incarnazione, Redenzione, ecc., e anche quelle verità che la teologia cattolica ritiene dimostrabili razionalmente e che pure sono comprese nella Rivelazione (per es., l’esistenza di Dio): Fede è sustanza di cose sperate E argomento de le non parventi (Dante); avere, non avere f.; perdere la f.; riacquistare o ritrovare la f.; uomo di poca f. (anche fig., scherz., nel senso di fiducia); f. e ragione; f. e scienza; le verità, i misteri della f.; articolo, dogma di f.; dubbî in materia di f.; peccati contro la f., i peccati di eresia, scisma, apostasia. Atto di f., in senso astratto, l’assenso della volontà e dell’intelletto del credente alle verità rivelate da Dio, non per la loro evidenza intrinseca ma per l’autorità e veridicità di Dio rivelante; in senso concr., la manifestazione verbale di tale adesione, per lo più espressa con formule fisse suggerite dal catechismo. b. Confessione religiosa, per lo più con riferimento esclusivo alla confessione cristiana e cattolica: la f. di Cristo; la vera f.; benefica Fede ai trionfi avvezza! (Manzoni); convertirsi alla f.; abbracciare la f., la causa della f.; professare la f., manifestarla esternamente, dichiararla; rinnegare la f.; predicare, propagare la f.; combattere, sacrificarsi, morire per la f.; confessore, martire della f. cristiana; i conforti della f., i sacramenti, l’assistenza religiosa prestata a un moribondo: morire coi conforti della fede. 3. a. Osservanza di una promessa, di un patto; fedeltà: f. d’amico, di sposo; f. coniugale; promettersi reciproca f.; mantenere la f.; serbare f. alla parola data; la promessa stessa, l’impegno assunto con la parola, col giuramento: violare, tradire la f., la f. giurata; rompere f., venir meno all’obbligo di fedeltà: L’altra è colei [Didone] che s’ancise amorosa, E ruppe fede al cener di Sicheo (Dante). Per antifrasi, f. punica, f. greca, slealtà, perfidia; le due espressioni erano proverbiali già in latino (Punica fides, Graeca fides), per l’opinione diffusa che sia i Cartaginesi sia i Greci fossero poco leali. b. ant. Devozione: Federigo ... con somma f. le serviva (Boccaccio). 4. L’anello nuziale, costituito da un semplice cerchio liscio d’oro: mettere la f. al dito; portare, non portare la fede. Con questo sign., è ellissi di anello della f. (lat. anulus fidei); cfr., per es.: mi cadde lo sguardo su l’anellino di fede che mi stringeva ancora l’anulare della mano sinistra (Pirandello). 5. a. Attestazione, testimonianza certa: fare f., attestare, essere prova di un fatto: documenti che fanno f. dell’attività dei mercanti medievali; monumenti che fanno f. della grandezza passata. Con senso sim., linea di f., linea segnata sulla parte fissa o su una parte mobile di uno strumento, con lo scopo di indicare una direzione o di consentire letture su una graduazione (sono linee di fede, per es., quelle segnate sul cursore del regolo calcolatore, e quella segnata sulla parte fissa della bussola navale per indicare la direzione della prua della nave). b. Con sign. concr., attestato, certificato: f. di battesimo, di matrimonio, di stato libero. F. di credito, titolo di credito all’ordine, caratteristico degli antichi banchi pubblici napoletani, che ebbe dal sec. 17° grandissima diffusione nelle regioni meridionali e riscosse tanta fiducia da essere spesso preferito alle monete stesse (è ancora emessa dal Banco di Napoli e dal Banco di Sicilia). F. di deposito, titolo di credito emesso dai magazzini generali per attestare l’avvenuto deposito di merci o derrate; ha la funzione di consentire uno o più trasferimenti in proprietà delle merci depositate senza effettuare la materiale consegna e senza spostarle dal deposito, ma attraverso la sola girata. 6. In araldica, figura costituita da due mani strette insieme e allacciate, poste ordinariamente in fascia. 7. Locuzioni: in fede, in f. mia, in f. di galantuomo e sim., formule con cui si conferma una propria dichiarazione; in f. di che, in f. di ciò, con riferimento a cosa già dichiarata, per introdurre testimonianze o fatti che la comprovino. Nell’esclam. in fede di Dio e sim., è forma meno com. di fé (v.). ◆ Il dim. fedina è usato nel sign. 4, per indicare sia l’anello nuziale stesso, sia un anellino in forma di fede, costituito cioè da un cerchietto (liscio o anche variamente lavorato). Per altre due accezioni partic. e semanticamente autonome, v. fedina1 e fedina2.