fescennino
agg. e s. m. [dal lat. fescenninus]. – Versi f., o più spesso fescennini come s. m. pl., canti rustici, prevalentemente nuziali, dei Latini antichi, di origine italica, così chiamati o dalla città falisca di Fescennio o in connessione con fascĭnum «magia, stregoneria»; ebbero per lo più carattere licenzioso, per cui la parola significò anche poesia salace, di scherno. Per estens., libertà, licenza f., propria dei fescennini.