fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr. del Belgio (dove si parlano dialetti del ceppo germanico e una lingua letteraria quasi identica all’olandese): lingua, letteratura fiamminga. Nel senso più largo del termine, dei Paesi Bassi, senza limiti ben definiti: arte, pittura f.; quindi, in partic., relativo alla scuola pittorica fiorita dal 15° al 17° sec. nelle Fiandre e nelle altre regioni dei Paesi Bassi e caratterizzata dalla capacità di esprimere il mondo poetico della fantasia con i modi della natura, religiosamente osservati e tradotti con assoluta perfezione tecnica, e dall’amore per il ritratto: maniera, scuola f.; quadri, arazzi f.; i bei capelli di color di sole, Attorti in minutissime trecciuole, Ti fanno un tipo di beltà fiamminga (Gozzano). In zootecnia, razza f., razza di cavalli pesanti da tiro lento originaria del Belgio, ma diffusa in molti altri paesi. Nelle costruzioni murarie, si chiama muratura f. o alla fiamminga il tipo di muratura formato da filari con mattoni tutti in chiave alternati a filari con mattoni in chiave e in spessore. Sostantivato, i Fiamminghi, gli abitanti delle Fiandre, o i pittori fiamminghi; al sing., il fiammingo, la lingua fiamminga, l’insieme dei dialetti parlati nel Belgio settentrionale.