ficcare [lat. ✻figicare, der. di figĕre "attaccare, conficcare"] (io ficco, tu ficchi, ecc.). - ■ v. tr. 1. [spingere dentro con forza, con la prep. in del secondo arg.: f. un palo in terra] ≈ (fam.) cacciare, conficcare, configgere, (lett.) figgere, infiggere. ↓ infilare, introdurre, mettere. ‖ piantare. ↔ estrarre, togliere. 2. (fam.) [porre in un luogo] ≈ buttare, cacciare, (lett.) figgere, infilare, mettere, sbattere. ● Espressioni: (con uso fig.): ficcare gli occhi (o lo sguardo) addosso a qualcuno [guardare con intensità] ≈ [→ FISSARE (2)]; ficcare il naso ≈ curiosare, immischiarsi, impicciarsi, intromettersi; fam., ficcarsi in testa (o, scherz., nella zucca) → □. ■ ficcarsi v. intr, pron., fam. [andare a finire, con la prep. in, anche fig.: dove si sono ficcati i miei arnesi?; f. in un'impresa, in un imbroglio] ≈ (fam.) cacciarsi, finire, infilarsi, mettersi. □ ficcarsi in testa (o, scherz., nella zucca) 1. [acquisire il convincimento della realtà di qualcosa e persistere in tale idea, anche seguito da prop. oggettiva: s'è ficcato in testa che io lo perseguito] ≈ fissarsi, mettersi in testa. ↓ convincersi. ↔ levarsi (o togliersi) dalla testa. 2. [imprimersi qualcosa nella coscienza o nella memoria] ≈ ricordare, tenere a mente, tenere presente.