fico d'India
fico d’India (o ficodìndia) s. m. (pl. fichi d’India, o fichidìndia). – Pianta delle cactacee (Opuntia ficus-indica), alta fino a 5 m, con rami (cladodî) formati da articoli globosi, appiattiti e carnosi, detti pale, di un verde glauco, foglie piccole che cadono presto e spine solitarie o in mazzetti; i fiori hanno corolla vistosa e danno frutti a bacca (detti anch’essi fichi d’India), mangerecci, ombelicati all’estremità, con buccia coriacea e cosparsa di setole pungenti, ma con polpa, di colore albicocca, dolce e ricca di semi. Originaria probabilmente del Messico, si coltiva attualmente nel Mediterraneo, nell’Africa merid., in California, ecc., e in varî paesi si è spontaneizzata. Lo stesso nome indica anche due specie affini: Opuntia amyclea, per lo più coltivata per siepi nell’Italia merid. e in Sicilia, e Opuntia dillenii, anch’essa coltivata in Italia per costruire siepi e consolidare dune marine.