figurativo
agg. [dal lat. tardo figurativus, der. di figurare «figurare»]. – 1. Che rappresenta o tende a rappresentare in figura, ad esprimersi per mezzo di figure o di figurazioni: arti f., in senso generico le arti del disegno, cioè pittura, scultura, grafica; scrittura f., caratteri f., basati su segni pittografici o ideografici anziché sui segni alfabetici convenzionali; procedimenti stilistici f., in cui si fa uso di figure retoriche, di metafore, di traslati. Con sign. più specifico, nel linguaggio della critica artistica, arte f., e pittura, scultura f., quelle tradizionali, che rappresentano la realtà nei suoi aspetti concreti, con la forma che gli oggetti hanno in natura, in contrapposizione all’arte astratta e più propriam. all’arte non figurativa, che rifiuta la rappresentazione del reale, cioè la sua traduzione in figura; analogam., pittori, scultori, artisti f., non f. (anche come s. m., f. -a: un f., i f., i non figurativi). 2. Che è o si considera una figura, un simbolo: l’antica legge era f. della Legge cristiana (Tommaseo). 3. Contributi f., contributi previdenziali accreditati gratuitamente al lavoratore impossibilitato a lavorare per determinate circostanze (maternità, malattia, cassa integrazione, ecc.). ◆ Avv. figurativaménte, per mezzo di figure, cioè in forme che riproducono gli aspetti del reale, o con parlare figurato.