filocurdo
(filo-curdo), s. m. e agg. Che è solidale con il popolo curdo. ◆ La campagna per la liberazione dalle carceri turche del militante filocurdo Dino Frisullo aprì la prospettiva di una iniziativa con il Pkk, di cui [Ramon] Mantovani colse il carattere dirompente nei confronti della politica internazionale del governo di Romano Prodi (che fino a quel momento Rifondazione appoggiava «criticamente»). (Foglio, 1° dicembre 1998, p. 1, Prima pagina) • In pratica gli agenti hanno impedito agli otto di uscire dall’albergo per cominciare il giro di incontri nelle sedi di associazioni curde e in quella del partito filo-curdo Dehap. (Corriere della sera, 22 marzo 2003, p. 15, Politica) • È possibile che per governare e portare avanti i cambiamenti costituzionali, [Recep Tayyip] Erdogan cercherà un’alleanza con gli indipendenti, esclusi i filo-curdi. Una mossa che potrebbe tornare a infiammare le piazze e scatenare le ire dei militari, ultimi guardiani della repubblica kemalista. (Claudio Gallo, Stampa, 23 luglio 2007, p. 2, Estero).
Composto dal confisso filo- aggiunto al s. m. e agg. curdo.
Già attestato nella Repubblica del 16 luglio 1993, p. 16, Politica estera.