filoeuropeo
(filo-europeo), agg. Che sostiene l’Unione europea, anche nel quadro della politica internazionale. ◆ [Romano] Prodi si muove tra mille insidie. Una sua precedente frase sull’irrevocabilità dell’adesione all’euro, pronunciata in Danimarca, fu cavalcata dai nemici danesi della moneta unica. Ma ora hanno fatto alzare il sopracciglio dei puristi filo-europei anche i suoi commenti a uno scenario opposto, ovvero di uno Stato sovrano che voglia a tutti i costi abbandonare l’euro. (Sole 24 Ore, 27 maggio 2000, p. 2, Europa) • E, soprattutto, come molti italiani […] gli ascoltatori della radio leghista si sono mostrati più filoeuropei che filoamericani. (Manifesto, 23 ottobre 2001, p. 8, La terra trema) • l’Unione Europea e i suoi Stati membri non possono permettere che la Russia si riaffacci sulla sua sfera d’influenza imperiale, perché danneggerebbe gravemente al tempo stesso i propri interessi centrali. È in ragione di ciò che garantire l’indipendenza dell’Ucraina è importante tanto quanto garantire un orientamento filoeuropeo della Turchia. (Joschka Fischer, trad. di Guiomar Parada, Repubblica, 6 settembre 2007, p. 22, Commenti).
Composto dal confisso filo- aggiunto all’agg. europeo.
Già attestato nella Repubblica del 27 giugno 1984, p. 9, Politica estera (Barbara Spinelli).