filza
s. f. [forse der. di filo1]. – 1. Una serie di cose infilzate: una f. di perle, di coralli, di salsicce, di uccellini allo spiedo, di fichi secchi. Fig., serie numerosa e continua: una f. di spropositi, di citazioni, di titoli; recitare una f. di paternostri, di avemmarie; dire una f. di bugie, d’improperî, di bestemmie. Nell’uso fig., è più com. la variante espressiva sfilza. 2. estens. a. Ciascuno dei fasci di fogli manoscritti, che si conservano in biblioteche o archivî e che costituisce un’unità organica all’interno di una serie documentaria continua; hanno questo nome perché anticamente le carte erano infilzate in un lungo chiodo o in una cordicella e poi legate tra due cartoni. b. Punto di cucito che si esegue mettendo l’ago nella stoffa a un intervallo sempre costante dal punto eseguito precedentemente: usato per cuciture semplici, per crespe, e per unire stoffe leggere. ◆ Dim. filzétta (v.), filzettina, filzolina.