finanza2
finanza2 s. f. [dal fr. finance, e questo dal provenz. finansa, der. di finar (v. finare)]. – 1. In generale, i mezzi (patrimonio, reddito, credito) di cui si dispone per raggiungere i proprî fini e, più specificamente e comunemente, i mezzi (beni in natura, servizî personali e soprattutto denaro) di cui dispongono lo stato e gli altri enti pubblici: f. privata; f. pubblica (statale, parastatale, locale, secondo che riguardi lo stato, il parastato, gli enti locali). Riferito a persona o famiglia, è per lo più usato al plur., con senso scherz.: rimpinguare le proprie f.; le mie magre f. non mi consentono troppe spese. 2. a. Il complesso dell’attività finanziaria, e quindi dei varî fatti o atti, con cui un soggetto economico (imprenditore, società, banche, ecc.) si procura i mezzi – capitali monetarî, crediti, azioni, obbligazioni, ecc. – necessarî allo svolgimento e allo sviluppo della propria attività: occuparsi, intendersi, interessarsi di f.; fare f., reperire fonti di finanziamento; alta f., f. internazionale, locuzioni di uso corrente, e non tecnico, che designano il complesso dei capitali detenuti dalla classe dei grandi imprenditori, banchieri, capitani d’industria (e in senso concr. la classe stessa: il mondo dell’alta finanza); f. mobiliare, il complesso delle attività e delle operazioni finanziarie che intervengono sui capitali societarî o sulle emissioni obbligazionarie; f. di progetto, forma di finanziamento di determinati progetti, spec. di interesse pubblico, che prevede la partecipazione del capitale privato (che gestisce l’operazione e ne ricava un profitto); f. etica, orientamento finanziario che gestisce le attività di risparmio e di credito secondo principî di giustizia e di solidarietà sociale; f. creativa, gestione delle risorse e delle attività finanziarie, anche pubbliche, ispirata a criterî innovativi e originali (talora l’espressione è usata anche in senso iron.). b. Più in partic., l’attività finanziaria dello stato volta a reperire, attraverso il prelievo fiscale, la liquidazione di attività o il ricorso all’indebitamento, le risorse finanziarie occorrenti per fare fronte alle spese: f. ordinaria, l’attività connessa con le entrate e le spese ordinarie; f. straordinaria, quella che fa ricorso al debito pubblico, all’emissione di carta moneta, a tributi straordinarî, ecc., per fronteggiare spese straordinarie; ministero delle F., organo che, assieme ai ministeri del Tesoro e del Bilancio, costituiva il vertice dell’amministrazione finanziaria dello stato (successivamente i tre diversi dicasteri sono stati accorpati nel solo ministero dell’Economia e delle Finanze, v. economia, n. 3); Intendenza di finanza (v. intendenza2, n. 1). F. locale, l’insieme delle entrate e delle spese connesse all’attività degli enti pubblici territoriali (f. comunale, provinciale, regionale), regolato da apposite norme e leggi dello stato. c. Scienza delle f., disciplina che ha per oggetto di studio l’attività di produzione di beni pubblici, il suo finanziamento e le implicazioni per l’intero sistema economico; con lo stesso sign., anche semplicem. finanza: un cultore, uno studioso di f. pubblica; passare dalla cattedra di economia a quella di finanza. d. Politica finanziaria, ossia l’insieme delle decisioni e dei provvedimenti relativi al bilancio pubblico: fare una saggia f.; f. allegra, gestione superficiale o irragionevole delle risorse finanziarie di cui si dispone. 3. Guardia di finanza, corpo militare dipendente dal ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha come compiti principali quelli di prevenire e denunciare le violazioni in materia finanziaria, vigilare sull’osservanza delle disposizioni di interesse politico-economico, eseguire la vigilanza in mare e alle frontiere sia per fini di polizia finanziaria sia per concorrere alla difesa politico-militare. Anche, militare appartenente al corpo: fare la guardia di f.; un nucleo di guardie di finanza. Nell’uso corrente, spesso ellitticamente finanza, con sign. collettivo: è venuta la f. a bordo; essere fermato dalla f., da una pattuglia della f. (anche, region., da una finanza, intendendosi una guardia di finanza).