finiano
s. m. e agg. Sostenitore e seguace della linea politica di Gianfranco Fini, presidente della Camera dei Deputati; che si richiama a Gianfranco Fini. ◆ [tit.] Il retroscena / Nel governo la partita è tra An e Fi / Si apre lo scontro tra finiani e azzurri per il controllo dello sport (Libero, 21 agosto 2002, p. 3, Anzitutto) • «Se dovessi dare un nome a questa platea direi che è la destra italiana che sta ragionando intorno ad un nuovo percorso, fondato sulla centralità di An e sul futuro della Cdl», riassume [Ignazio] La Russa, sottolineando orgoglioso che al convegno non c’era solo Destra Protagonista, ma anche una schiera di «finiani». I quali però, precisano in tutti i modi di avere «solo accolto l’invito per portare un contributo di idee alla riflessione» e di non essere affatto interessati ad eventuali progetti di «annessione». (Giornale di Brescia, 25 luglio 2004, p. 2, In primo piano) • Gianfranco Fini e i suoi sono sempre stati paragollisti e quindi favorevoli all’elezione diretta del leader/presidente, e in subordine perché intravedono un’apertura ulteriore alle ragioni referendarie. Martedì prossimo i dirigenti finiani riuniranno l’ufficio politico e tuttavia, in forma privata, ammettono già di non credere affatto all’uscita estemporanea di [Dario] Franceschini. Secondo loro mancano il tempo indispensabile e il clima appropriato per una rivoluzione presidenzialista. (Foglio, 3 gennaio 2008, p. 4).
Derivato dal nome proprio (Gianfranco) Fini con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.
Già attestato nella Repubblica del 12 dicembre 1987, p. 4, Politica (Sebastiano Messina).