fino2
fino2 prep. e avv. [lat. fīne, abl. di fīnis (v. fine2) col sign. di «fino a»]. – 1. Come prep., indica il limite, il termine di spazio o di tempo al quale si giunge o dal quale si parte; si usa solo davanti a un’altra preposizione o a un avverbio e spesso si tronca in fin. Riguardo al tempo: a) indicando il punto d’arrivo: fino a quando?; fino alla consumazione dei secoli; fino alla morte; fino a un altr’anno; fino a domani; fin ora o finora (v.); fino allora; ecc.; b) indicando il punto di partenza: fin da quando?; fin dalla nascita; fin dalla creazione del mondo; fin dal secolo scorso; fin da stamattina; fin da ora; fin d’allora; fin dal prossimo mese; fin da quando ci siamo conosciuti. Riguardo allo spazio: fin dove?; fin qui; fin là; fino in cima; fino in fondo; fino al Brennero; fino a un metro d’altezza; averne fin sopra i capelli; e come moto da luogo: frutti che arrivano fin dal centro dell’Africa; vengono fin dai più lontani paesi per visitare queste meraviglie. Indicando altri limiti: applaudirono fino a spellarsi le mani; giocano fino a perdere l’intero salario; si fa fido fino a cento euro; s’è fatto pagare fino al centesimo (o, più spesso, fino all’ultimo centesimo), cioè tutta la somma senza il più piccolo sconto. Unendosi con altre prep., cong. e avv., forma cong. composte con valore temporale: fino a che o fin che o finché (v.); fino a tanto che o finattantoché (v.) o fintanto che o fintantoché (v.). 2. avv. Perfino, anche: litigano fino in casa d’altri; fino gli amici l’abbandonarono.