firmacopie
s. m. inv. Evento organizzato da case discografiche o editrici a beneficio dei clienti, nel corso del quale un cantante, uno scrittore, una persona del mondo dello spettacolo firma una copia di una sua opera o altri oggetti promozionali legati a essa. ◆ Gary Kasparov, campione mondiale di scacchi protagonista delle sfide con Karpov, giovedì alle 16 alla Fnac per un "firmacopie" del suo Gli scacchi e la vita (Mondadori), racconta com' è diventato oppositore di Putin. (Maurizio Bono, Gian Paolo Serino, Repubblica, 26 ottobre 2008, p. 12, Milano) • “L'altro giorno c’è stato il primo firmacopie del mio album. Non mi aspettavo così tante persone, lo dico davvero. E mi ha emozionato vedere che i ragazzi che vengono a chiedere l’autografo sanno tutto della tua musica. La cosa più divertente? È stato fare il primo autografo. Non sapevo dove farlo, non c’era spazio per la firma... L’unico spazio libero l’ho riempito di ringraziamenti!” [Lorenzo Fragola] (Silvia Gianatti, Vanity Fair.it, 1° aprile 2015, Music) • “La notizia dell‘autografo negato a un bambino è stata pubblicata senza uno straccio di verifica, e ripresa da tutti i giornali online con tanto di vignetta satirica”. Dopo le polemiche sul firmacopie, nate da una lettera inviata da una mamma alla stampa, Fedez si difende. In un video pubblicato sulla sua pagina Facebook attacca i giornali e spiega il meccanismo che sta alla base dei cosiddetti “firmacopie”. “Secondo i giornali – spiega – sarei un sadico che si diverte a far piangere un bambino, negandogli l’autografo sul diario”. (Fatto Quotidiano.it, 12 febbraio 2017, FQ Magazine) • [tit.] Successo per Emma Marrone: più di 500 / fan per il firmacopie. (Bergamonews.it, 6 febbraio 2018).
Composto dal verbo firma(re) e dal pl. del s. f. copia.