fitto1
fitto1 agg. [lat. fīctus, part. pass. volg. di figĕre «figgere» (class. fixus)]. – 1. Ficcato, conficcato: un palo f. in terra; quattro grossi chiodi f. nel tavolato; Fitti nel limo, dicon: «Tristi fummo ...» (Dante); in espressioni fig.: un’idea f. in testa; una spina f. nel cuore. Con queste accezioni, conserva in genere il valore di participio; e così pure nel sign. ant. di trafitto: Vedëa Brïareo, f. dal telo (Dante); ha invece funzione e valore di agg. nella locuz. avv. a capo f., con la testa in giù (v. capofitto). 2. Denso, folto, compatto: f. boscaglia; la folla era f. così; una f. nebbia; fig.: buio f., notte f.; f. mistero. Si dice spec. di cose a elementi molto ravvicinati o che si seguano a brevissimo intervallo nel tempo: tessuto f.; una f. rete; pettine f.; f. pioggia; una scrittura fitta fitta; riferito agli elementi stessi: alberi f.; spropositi assai fitti. Sostantivato: nel f. del bosco, della notte; nel più f. dell’inverno, nel colmo. Usato avverbialmente: scriveva fitto; spesso raddoppiato con valore di superlativo: piove, nevica fitto fitto. ◆ Avv. fittaménte, in modo fitto: pioveva fittamente; una serie di pali piantati fittamente; rami fittamente intrecciati.